L`arte è un linguaggio non è un cimelio da quotare per la sua bellezza esteriore. Qualsiasi opera d`arte nasconde le emozioni, i battiti, il respiro dell`autore. Per questo motivo, in questa opera mi sono espresso tramite un romanzo e non tramite una banale cronaca giornalista.        In questo romanzo ho voluto esprimere il mio estremo risentimento, verso un sistema giudiziario sfacciatamente corrotto, nei confronti di una vicenda storica e drammatica, vale a dire, una vicenda relativa all`assassinio del cantautore Luigi, nel lontano “Festival di Sanremo 1967”. Un caso rimasto avvolto, non nel mistero, come vogliono spudoratamente farci credere, ma in un`ipocrisia coatta davvero vergognosa, che non ha precedenti nella storia umana. I cosiddetti misteri non sono altro che degli alibi che adottano la TV e i giornali, per coprire in modo osceno la verità, avvolgendo le menti umane in una gabbia di ignoranza collettiva. Davanti a tutto ciò, io sono convinto, anzi sono certo, che siano proprio i veri artisti, con le loro emozioni ed i loro sogni, gli unici umani ad esprimere vita in questo mondo di ”zombie”, aiutando la gente a vedere, o meglio, a ridare la vista ai ciechi, e perché no, a ripulire questo sudiciume generato, da un perbenismo sfacciatamente ambiguo, oltre che dai profitti facili e dal denaro. Mario Bartolini  (Autore)
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